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Che significato ha, l’Osteopata?
“L’influenza della medicina manuale può essere, non tanto un effetto neurologico, circolatorio o biomeccanico quanto piuttosto un’importante funzione di assistenza”
P. Greenman
Il modello bio-psico-sociale è una strategia di approccio alla persona, sviluppato da Engel negli anni Ottanta sulla base della concezione multidimensionale della salute descritta nel 1947 dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). Il modello pone l’individuo ammalato al centro di un ampio sistema influenzato da molteplici variabili. Per comprendere e risolvere la malattia il medico deve occuparsi non solo dei problemi di funzioni e organi, ma deve rivolgere l’attenzione agli aspetti psicologici, sociali, familiari dell’individuo, fra loro interagenti e in grado di influenzare l’evoluzione della malattia. Il modello bio-psicosociale si contrappone al modello bio-medico, secondo il quale la malattia è riconducibile a variabili biologiche che il medico deve identificare e correggere con interventi terapeutici mirati. Noto a tutti è ormai il concetto di salute del WHO che fa riferimento alle componenti fisiche (funzioni, organi strutture), mentali (stato intellettivo e psicologico), sociali (vita domestica, lavorativa, economica, familiare, civile) e spirituali (valori), per identificare in esse le variabili collegate alle condizioni soggettive e oggettive di beneessere (salute nella sua concezione positiva) e male-essere (malattia, problema, disagio ovvero salute nella sua concezione negativa) di cui tenere globalmente conto nell’approccio alla persona.
Il modello Biopsicosociale (MBPS) rappresenta l’insieme di teorie e modelli studiati nel campo della psicologia e della psicosomatica applicati ai principi teorico-pratici dell’osteopatia.
Greenman descrive il Modello Biopsicosociale nel seguente modo: iI Modello Biopsicosociale considera il paziente avendo come finalità quella di potenziare la capacità di correlarsi sia all'ambiente interno che a quello esterno. Esistono numerosi fattori razziali e socioeconomici che influenzano la percezione da parte del paziente di aspetti quali il dolore, la salute, la malattia, l'handicap e la morte. La capacità o l'incapacità del paziente nell'affrontare tutti gli stress della vita, si può sicuramente manifestare in un'ampia gamma di sintomi e segni fisici. La capacità dell'operatore di comprendere la risposta del paziente allo stress e i suoi meccanismi e metodi di approccio per assistere il paziente in questo processo, rappresentano componenti importanti di tale modello concettuale. Il “tocco terapeutico” è il completamento dell'interazione tra medico e paziente. L'influenza della medicina manuale può essere non tanto un effetto biomeccanico, neurologico o circolatorio quanto piuttosto un'importante funzione di assistenza. Essere a conoscenza di questo modello è importante anche per comprendere la difficoltà della ricerca clinica nell'ambito della medicina manuale a causa dell’”effetto terapeutico endogeno” nel porre le mani sul paziente.